ALITALIA. RIENTRA IN SCENA LUFTHANSA E L’ASSETTO DELLA NEWCO POTREBBE CAMBIARE

DI VIRGINIA MURRU
 
Lufthansa bussa di nuovo alla porta di Alitalia, che del resto è ancora socchiusa, e tenta d’insinuarsi nell’aria di turbolenza tra Atlantia, la holding della famiglia Benetton, e l’americana Delta Airlines.
Tra loro infatti è in atto un braccio di ferro circa le rotte transoceaniche, quelle che secondo il parere della dirigenza Atlantia risultano essere le più remunerative in termini di profitto. Delta Airlines non condivide queste scelte e non concorda con l’obiettivo d’incentivarle. Per questo, ultimamente, il confronto ha determinato attriti non facili da superare.
E’ verosimile che la compagnia tedesca – la quale a sua volta non ha relazioni distese con la compagnia statunitense – intenda scavalcarla nel salvataggio di Alitalia.
Tuttavia Lufthansa, come del resto in passato, ha precisato che sarebbe anche interessata ad un partenariato commerciale con la compagnia di bandiera italiana, trattandosi di un mercato straniero piuttosto importante.
Lufthansa ha inviato una missiva a FS, che fa parte del quartetto interessato alla newco, e per conoscenza al Mise, manifestando il suo interesse in qualità di partner commerciale, dunque come sostegno esterno, ma non desidera entrare nel capitale (Delta vorrebbe invece acquisire il 10%).
La holding della famiglia Benetton, Atlantia, si è dichiarata a favore di Lufthansa, che considera una compagnia seria e solida, in grado di garantire stabilità ad Alitalia meglio di quanto possa fare Delta.
Il ministro del Mise, Stefano Patuanelli, ha fatto sapere che il suo ministero non è sponsor per nessuno, mentre solo ieri, in merito alle trattative su Alitalia e ai ‘giochi’ sotto banco, ha sottolineato:
“Alcuni partecipanti al consorzio ricorrono alla stampa per ragioni che si celano dietro le quinte della trattativa, ma Alitalia fin dall’inizio ha prospettato un’operazione di mercato per il suo rilancio, pertanto altre ragioni al di fuori di questo non hanno nulla a che fare con la compagnia.”
Ed è stato piuttosto esplicito per chi doveva percepire il messaggio.
Intanto il 15 ottobre è sempre più vicino per la conclusione delle offerte vincolanti e la presentazione di un piano industriale (la data è stata rinviata per ben 6 volte), ma ora, con l’entrata in scena di Lufthansa potrebbero delinearsi nuovi sviluppi e un assetto diverso per la newco Alitalia.
Le casse della compagnia di bandiera italiana sono sempre in affanno, e si fa sempre più chiara l’ipotesi di un nuovo prestito di qualche centinaia di milioni di euro. Il Mise, quando titolare fino a pochi mesi fa era l’attuale ministro degli Esteri, aveva promesso che non si sarebbero più concessi prestiti alla compagnia, e soprattutto che non si sarebbero operati tagli sul personale.
Invece ora più che mai si parla di esuberi, e si argomenta intorno a migliaia di posti a rischio, nonostante i sindacati da tempo lottino per scongiurare azioni così penalizzanti.