DL RILANCIO, UN TESTO DI 258 ARTICOLI, SALTA L’IRAP A GIUGNO PER LE IMPRESE

DI VIRGINIA MURRU

 

Il Dl Rilancio, così com’è stato definito dal Governo, sta per diventare ufficiale, la bozza consta di 258 articoli, e vi si possono riscontrare diverse anticipazioni delle ultime settimane, quali la proroga della Cassa Integrazione (in deroga), reddito di emergenza, Bonus per le Partite Iva.

Il decreto di aprile, che ora è diventato ‘di maggio’, è attualmente in versione bozza, è diviso in titoli  e tratta nel primo titolo di misure e disposizioni su sicurezza e salute; il titolo II prevede il supporto alle imprese e all’economia nel suo complesso; nel titolo III vi sono le disposizioni che riguardano il sostegno ai lavoratori;  il titolo IV è dedicato alla famiglia e alle disabilità; il titolo V riguarda gli Enti territoriali, il debito di questi Enti e debiti commerciali; il titolo VI provvedimenti di carattere fiscale; il titolo VII tutela del risparmio; nell’VIII le misure del settore e infine altre disposizioni nel titolo IX.

Il decreto, e a ragione, è stato definito ‘corposo’, ‘poderoso’, per via delle risorse che sono state messe in campo.  L’esecutivo, con i decreti emanati negli ultimi mesi, ha del resto adottato misure di emergenza per arginare i danni drammatici causati dalla pandemia, ancora in atto. In particolare quest’ultimo decreto in via di ufficializzazione (oggi 11 maggio è atteso il via libera), contiene provvedimenti destinati a tutti i settori dell’economia danneggiati dalla chiusura e inattività, ma in generale il sostegno è rivolto a tutta l’economia.

Si tratta di misure che hanno richiesto risorse imponenti, ben 55 miliardi, ogni dicastero ha contribuito con indicazioni precise sui settori più bersagliati da chiusura e inattività. L’esecutivo è stato coeso sulla necessità di andare incontro al Paese in questo momento di autentica emergenza nazionale, con tutti i mezzi possibili. E non basteranno le risorse messe a disposizione dal Governo per risollevare l’economia nel suo complesso, si conta molto anche su quelle che l’Ue, con gli accordi delle ultime settimane, ha deciso di stanziare a sostegno di tutti gli Stati membri, in particolare per i più assediati dal Covid-19. 

Nel mettere a punto il Decreto Rilancio, tante sono state le proposte e istanze dei ministeri giunte a Palazzo Chigi, alcune non sono state accettate dalla Ragioneria. Questo pomeriggio è attesa la riunione del Cdm, il premier Conte è riuscito come sempre a mediare nella coalizione, in particolare ha fatto in modo di non scontentare Iv in materia di Fisco e Turismo.

Una misura certamente gradita alle imprese è la decisione di fare slittare l’Irap prevista per giugno. L’attenzione è stata rivolta anche al reddito di emergenza, da erogare in due tranche; previsto il ‘bonus vacanze fino a 500 euro; premi fino a mille euro per medici e infermieri; destinati 2,5 mld alle imprese che dovranno dimostrare conformità alle norme; spazzata via la tassa discutibile sui tavoli all’aperto.

Il varo del decreto è atteso per domani, contiene  importante misure in termini di agevolazioni fiscali, altre dirette alla Cultura, Editoria, Trasporti, Giustizia, Sport, Agricoltura e Ambiente. Si è rivolto lo sguardo anche alla semplificazione delle procedure nei Concorsi pubblici, così come  all’iter previsto sulla liquidazione coatta amministrativa di piccoli Istituti di credito.

Vi sono diversi capitoli nella bozza che hanno ancora la dicitura ‘verifica della copertura’, ossia esistono riserve sul buon esito, considerato che, come si è accennato poc’anzi, alla Ragioneria spetta il compito della supervisione per quel che riguarda l’ammontare delle risorse richieste dai vari ministeri e quindi  la relativa copertura.

Tra queste è in attesa di verifica di copertura di uno dei titoli più significativi, ossia quello che riguarda le imprese e l’economia, nonché la spesa sanitaria in relazione alla rete ospedaliera in questo periodo di emergenza. Secondo ciò che trapela dal Mef, al sicuro dalla scure della Ragioneria sono le clausole di salvaguardia sugli aumenti dell’Iva dal 2021. Come anche i contributi a fondo perduto per Piccole e Medie Imprese, fino a 5 milioni. Vi rientrano artigiani, commercianti e lavoratori autonomi, fino a 5 milioni di ricavi o compensi. Ne avranno diritto quei soggetti che hanno riportato cali di almeno 2/3 rispetto ad un anno fa in questo periodo.

Si è considerato un minimo di 1000 euro per le persone fisiche e 2mila per gli altri. La richiesta deve essere inoltrata presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate.

Previsto ancora un credito d’imposta pari all’80%, e per un massimo di 80 mila euro, sulle spese d’investimento che si rendono necessarie per la ripartenza in sicurezza delle imprese. Queste risorse sono da considerarsi praticamente indispensabili al fine di mantenere la ‘compliance’ sugli obblighi concernenti le disposizioni sanitarie, e le misure di controllo sulla diffusione del virus. A questo riguardo gli interventi destinati alle diverse esigenze – all’organizzazione degli spazi su mense, ambienti medici, ingressi e spazi comuni frequentati da lavoratori in genere, arredi di sicurezza e dispositivi per la prevenzione – sono tanti e richiedono dispendio di risorse da parte soprattutto delle imprese.

Per le aziende che abbiano avuto riscontri di perdite nel fatturato pari almeno al 50%, è previsto un credito d’imposta fino al 60% dell’affitto. Si procederà inoltre a rendere meno gravose le utenze per le piccole imprese, si tratta di 600 mln che saranno gestiti da Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente).

Abolita l’Iva su guanti e mascherine, visto l’enorme consumo di questi dispositivi, l’esecutivo ha voluto rendere esenti questi articoli nel 2020. Il Governo interviene anche a sostegno delle imprese per Stop licenziamenti, della durata di 12 mesi. Si tratta in definitiva di una sovvenzione per le imprese che devono pagare le buste paga in periodi di inattività. Tale sostegno viene concesso per il periodo di un anno a decorrere dalla data della domanda. Confermato il pacchetto congedi-bonus baby sitter, mentre a settembre è stato confermato il rinvio per diverse scadenze fiscali. Si vorrebbe rendere più serene le prossime vacanze dei contribuenti italiani.

Tanti e diversificati gli interventi sulla Sanità, in primis previsti aiuti al personale che opera in questa situazione di emergenza. Per quel che riguarda il trasporto aereo, ci saranno risorse destinate al Fondo di settore, con la creazione di una newco per Alitalia, iniziativa del ministro per lo Sviluppo Economico Patuanelli.

Il decreto e la sua enorme mole di dati, è tuttavia suscettibile di modifiche e ulteriori interventi.

Ultima versione della bozza che sta per diventare ufficiale:

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