CENTRI TERMALI ADDIO. CROLLANO LE PRESENZE

DI NELLO BALZANO

Un periodo di riposo approfittando delle cure termali, la scelta è Tabiano Bagni in provincia di Parma, rinomata per le acque ottime per l’apparato respiratorio, a pochi chilometri c’è Salsomaggiore Terme, una località sicuramente più nota per essere stata la scenografia  dell’evento annuale di Enzo Mirigliani, Miss Italia, fino al 2010 dopo 41 edizioni a partire dal 1950.

Sono numerose le città in Italia che vantano la presenza di stabilimenti termali, per molti anni a partire dal periodo della “dolce vita”, gli anni ’60, erano ritrovo esclusivo della borghesia che sempre più stava emergendo nella crescita economica del dopoguerra, ma con il passare degli anni molte famiglie, molte coppie di anziani si avvicinavano alle ferie termali, merito di questa crescita sono stati sicuramente gli importanti contributi del Servizio Sanitario Nazionale che riconosceva l’efficacia delle cure, senza trascurare le tante industrie che realizzavano convenzioni a vantaggio dei dipendenti, per dar loro modo di recuperare un minimo di beneficio dopo lunghi mesi di duro lavoro, ma soprattutto all’interno di ambienti nocivi per la salute.

Oggi solo l’INAIL garantisce a suo carico, comprensivo del soggiorno completo, un periodo di cure durante l’anno, esclusivamente a lavoratori e pensionati che soffrono di riconosciute malattie professionali, le famiglie non usufruiscono più dei vantaggi economici, il potere economico degli anziani, spesso unica fonte di sostegno per figli e nipoti cala drasticamente, è quindi evidente un lento ed inesorabile declino di queste località, le tante attività di accoglienza e di commercio hanno abbassato le saracinesche, le stesse amministrazioni comunali sono in seria difficoltà nel riuscire a mantenere il decoro di paesaggi caratterizzati da grandi parchi nel cuore del paese.

Nel suo piccolo un’ulteriore rappresentazione di un Paese che cambia le sue abitudini in modo regressivo, che non riesce a rispondere adeguatamente alle tante difficoltà della crisi economica ed industriale, unicamente concentrato a riportare indici occupazionali a livelli decenti, un aspetto sicuramente fondamentale, ma dove non si tiene conto della qualità della vita delle persone.

L’aumento dell’età di aspettativa di vita è il dato numerico più importante per giustificare ogni provvedimento in ambito pensionistico, anche se è opportuno dire che nel 2016 per la prima volta dal dopoguerra è emerso un sensibile calo, è indubbio che i tagli imposti alla sanità pubblica incidono sulla prevenzione, in un tale contesto anche le cure termali, con i suoi rilassanti soggiorni diventano un lusso.

Non si vuole qui sostenere l’efficacia di queste terapie, si cerca semplicemente di capire se la condizione di vita dei ceti più deboli debba essere solo la preoccupazione di sbarcare il lunario, l’incubo di perdere anche quel poco che si conquista o si è conquistato con grandi fatiche.

Le Terme che siano salutari o no, una settimana al mare o in montagna con un minimo di tranquillità economica sono fondamentali anche per l’economia del Paese nel suo complesso, se chi ne governa la sua crescita riuscisse a comprendere che non dobbiamo sopravvivere, ma tutti hanno semplicemente  Il diritto di vivere dignitosamente,  potrebbe anche convincerci che arriveremo al traguardo dei cent’anni, anche se ciò potrebbe comportare il sacrificio di lavorare fino a settanta.