CAMBIANO I NOMI, NON LA SOSTANZA

DI NELLO BALZANO

Con la nuova legge proporzionale è emerso il vero quadro del Paese dal 2011 in poi.
Sbaglia chi pensa di governare con i trucchi del premio maggioritario incostituzionale, sbaglia chi si assume responsabilità che gli elettori non hanno delegato, il senso dell’art.1 della Costituzione nella parte che dice “il popolo è sovrano” è questo.
Non ci sono stati travasi, se non minimi, tra destra e sinistra è solo un ritorno alla realtà. L’Italia ha conservato la sua anima conservatrice, è stata riconfermata dal 1946 ad oggi la posizione dell’occhio di riguardo nei confronti di chi detiene il potere economico.
I 5 stelle con il successo al Sud ripropone a modo suo con il reddito di cittadinanza, l’assistenzialismo democristiano, fatto di scambio elettorale in cambio di posti nel pubblico impiego, a discapito di una crescita industriale e del terziario.
Se la sinistra riparte UNITA con la riproposizione delle sue idee che guardano al progresso, al rispetto dei diritti dei lavoratori, dei deboli, al ritorno del controllo pubblico in ciò che rende le persone Libere e Uguali a partire da sanità, scuola e trasporti, potrà costruire qualcosa di serio.
Perché da che mondo e mondo tra l’originale e la copia gli elettori scelgono la prima, sbaglia chi pensa di seguire l’avversario imitando il suo gioco, come in questi anni ha fatto il centrosinistra al governo.