FASCISMO ELETTRONICO

DI PIERLUIGI PENNATI

Ok, mi hanno bannato, non posso condividere per alcuni giorni nei gruppi che non amministro.

Già, questa volta tocca a me, no, non ho fatto nulla, condivido solo nei gruppi che conosco e dove mi hanno sempre accettato e non ha avuto segnalazioni negative, solo apprezzamenti, allora perche?

Beh, io ho una teoria.

Ho notato che ogni tanto qualche amico giornalista free lance che conosco bene ha lo stesso problema, bannato senza apparente motivo, ma il motivo c’è: Facebook.

Quelli di Facebook mi banneranno probabilmente subito, ma intanto io lo dico.

Da alcuni giorni i miei post correvamo decisamente più di altri e nelle mie visualizzazioni di pagina il rapporto era da unità, o massimo decine, di quelli degli altri giornalisti alle mie migliaia, ma nessun riscontro statistico nel sito del giornale, anzi, articoli che correvano di più nelle statistiche interne li vedevo fermi a poche unità nella pagina facebook.

Ho trovato la cosa strana.

Contemporaneamente l’applicazione mi martellava con proposte di rendere più visibile il mio post, solo il mio, perché già correva più degli altri e con pochi, si fa per dire, euro potevo avere migliaia di like in più…

Avrete già capito: tutti snobbati ed alla fine un ban di alcuni giorni, sarà una coincidenza?

Chi lo sa, fatto sta che in Facebook di qualcosa dovranno pur vivere e se nessuno di noi paga… a pensare male del prossimo si fa peccato ma si indovina, come diceva papa Pio XI.

Perciò qualche giorno di purga e via, si ricomincia, come tutti quelli che conosco a cui era capitato.

Ovviamente l’offerta di avere più like a pagamento resta valida, la ricevo ancora, quindi una soluzione c’è contro il ban: pagare.

Comunqie non mi lamento, Facebook è una proprietà privata, lascereste usare casa vostra gratuitamente a miliardi di persone sistenendone le spese da soli?

Certo che no, però riflettiamo sull’uso dei media, io lo faccio da sempre, cediamo a queste società, Google, Amazon, Twitter, etc., gratuitamente qualcosa di molto, molto prezioso: i nostri gusti, gli spostamenti, le preferenze, i contatti, etc., etc.,

Vuoi un cloud gratuito?

Vuoi il backup delle tue foto?

Vuoi… ?

Ed intanto io so tutto di te e ti preparo una bella offerta commerciale su misura, “una proposta che non puoi rifiutare”, direbbe don Vito Corleone.

Ecco, l’ho detto, adesso fate di me quello che volete, annullatemi elettronicamente, perché ormai viviamo in modo virtuale ed attraverso la rete passano le nostre vite, emozioni, affari, affetti, studi e passatempi, tutto gratis in un grande colletivo abbraccio.

Sotto il controllo di chi possiede l’applicazione che usiamo.

Non dobbiamo temere che arrivi il grande fratello, esso già ci controlla da tempo e ci guida nelle nostre scelte, fascismo elettronico.