RISPOSTA SBAGLIATA

DI PIERLUIGI PENNATI

Il rifiuto di Mattarella pare essere un atto davvero grave, nel 1975, in tempi assolutamente non sospetti, Costantino Mortati, illustre costituzionalista ed uno dei padri della Costituzione, nel suo testo “Istituzioni di diritto pubblico”, sul quale hanno studiato fior fior di giuristi scriveva che “la proposta dei ministri deve ritenersi strettamente vincolante pel capo dello Stato”.

Se questo è il parere originale di uno che la Costituzione l’ha scritta di proprio pugno, a Mattarella restavano due sole possibilità: firmare o dimettersi per evitare di doverlo fare.

Invece ha scelto di mettersi contro la maggioranza eletta in Parlamento, ha deciso per tutti gli italiani con un atto autoritario personale di impedire la formazione di un governo che a lui non piace.

Ci sono molte cose che non piacciono, ma la democrazia serve soprattutto a questo, ad impedire che ciò che piace a pochi, od addirittura ad uno solo, venga imposto ai molti.

L’articolo 278 del Codice Penale cita: “Chiunque offende l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica, è punito con la reclusione da uno a cinque anni”

Lungi da me offendere l’onore ed il prestigio del presidente Mattarella, ma la mia opinione dell’uomo Mattarella e davvero distante dal rispetto dovuto al Presidente, quando questi si comporta in modo totalitario.

Nessuno ci può obbligare a fare qualcosa contro voglia, se all’uomo Mattarella non piace il ruolo del Presidente Mattarella lo può lasciare quando vuole.

Se il governo ha la fiducia del Parlamento è comunque legittimo, abbiamo sopportato governi imbarazzanti ed impopolari senza che un Presidente muovesse un dito, ora questo atto di censura unilaterale antidemocratica è davvero imperdonabile.