10 EURO PER UNA NOTTE AL CLOCHARD HOTEL LINATE

Il racket della disperazione colpisce i senzatetto all’aeroporto di Milano Linate: da quanto appreso sembra che la società di gestione aeroportuale consenta tacitamente, quando l’aeroporto è vuoto nelle ore notturne e di minor traffico, ai clochard di poter dormire in esso senza rischiare l’assideramento e qualcuno riesce persino ad approfittarne.

I senzatetto che dormono per terra possono non piacere ai pochissimi passeggeri di passaggio nella notte, ma è certamente un bel gesto altruista da non sottovalutare da parte della società che gestisce l’aeroporto, la sorpresa, però, arriva quando qualcuno scopre che, per poter dormire in una zona pubblica, un clochard deve addirittura pagare il pizzo ad una banda organizzata che ha preso possesso illegalmente degli spazi riscaldati e gestisce il pavimento come se ci si trovasse in un vero hotel e vende persino le coperte.

Quattro i sospetti “gestori”, tre donne ed un uomo probabilmente di nazionalità ROM, che non solo stazionavano permanentemente in aerostazione, ma addirittura facevano le ronde per organizzare i “posti letto” affinchè nessuno sfuggisse al controllo.

20 euro una coperta e 10 euro anticipati a notte, che fanno circa 300 euro al mese, praticamente un affitto in nero, pagato per avere qualcosa che in altre parti della città è possibile avere gratuitamente affidandosi ai servizi di ospitalità notturna gestiti da Comune di Milano ed associazioni varie di volontariato. Il più famoso tra tutti quello fondato da Fratel Ettore Boschini, da sempre un punto di riferimento metropolitano per tutti i clochard.

Ma altre mille domande affiorano: come è possibile che una banda di persone qualsiasi possa controllare un’area che dovrebbe già essere sotto controllo delle istituzioni per ragioni di sicurezza, vale a dire un aeroporto, obiettivo sensibile, sorvegliato e presidiato per impedire attentati e crimini di ogni genere.

Come avviene l’esodo, gli aeroporti non sono mai in aree cittadine ed in qualche modo i senzatetto devono potersi spostare e sopravvivere durante il giorno, possibile che questi vivessero tutto il giorno nell’edificio senza che nessuno si accorgesse della cosa?

Cosa spinge i senzatetto a fasi spillare quattrini da una banda di senza cuore e senza scrupoli che, smascherati dal cronista, dichiarano che l’Italia è una m.rda, dimostrando tutta l’attenzione che possono avere perso le persone e l’ambiente che li accoglie.

Risposte difficili da fornire, resta il fatto che siamo tutti ormai così insensibili alla disperazione che lo scandalo vero arriva solo quando al povero si chiede il pizzo, perché se non fosse successa questa cosa, oggi non sapremmo nemmeno che l’aeroporto di Linate, decisamente fuori mano per un clochard, in questi giorni di freddo intenso stava probabilmente salvando la vita a molti di loro.

La prossima volta che leggeremo di un barbone morto assiderato, cosa che capita almeno una volta all’anno a Milano, non stupiamoci ancora per l’accaduto, piuttosto chiediamoci cosa abbiamo fatto noi per evitarlo.

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