REQUIEM

A volte la realtà supera la fantasia. Avevamo in mente di uscire con un comunicato del tutto diverso da quello che vi trovate tra le mani, un comunicato che affrontava dal basso la tematica della cosiddetta rappresentatività dei sindacati confederali, della loro inadeguatezza a trattare in nostra vece. Loro che fino alla mattina del 15 Giugno portavano avanti con forza la carta straccia firmata da loro (e loro soltanto) con accordi capestro siglati sulla pelle dei lavoratori. E allora la corsa alla mail aziendale per affermare con forza la non disponibilità agli straordinari, non a quel prezzo (in tutti i sensi). Ma poi, tutto cambia…

Con un colpo di spugna l’azienda esce con un comunicato ufficiale nel quale pone amorevolmente la pietra tombale sulla pantomima chiamata SUMMER 2022 e udite, udite: la disposizione aziendale è migliorativa rispetto all’obrobrio presentato dalle tre sorelle!

È quindi d’obbligo per noi recitare il de profundis per le “OO.SS. COMPARATIVAMENTE PIÙ RAPPRESENTATIVE nel settore dei Trasporti in generale e nel Trasporto Aereo in particolare” (SIC!) che hanno segnato oggi il punto più basso della loro storia.

Se permettete non è con gioia che lo facciamo. Non c’è purtroppo nulla di cui rallegrarsi nel constatare la profonda spaccatura tra i lavoratori e chi è chiamato (e pagato) a rappresentarli. Perché se il loro reale interesse fosse stato quello di “mettere in sicurezza le sale operative ” probabilmente si sarebbero accorti da tempo che il Piano Industriale di ENAV non andava di pari passo con uno straccio di programmazione del personale, di ristrutturazione profonda degli spazi aerei, di acquisizione di nuovi servizi e di aggiornamento delle mansioni da esse derivanti. Il disastro di ieri non è un fulmine a ciel sereno, ma un cammino a tappe forzate palese e ben visibile a chiunque avesse avuto il minimo briciolo di scrupolo e lungimiranza. Porsi come orizzonte strategico l’obiettivo più vicino (Summer ‘22) senza vedere la montagna poco oltre (il rinnovo CCNL) è, nella migliore delle ipotesi, una palese dimostrazione di totale incapacità. Invischiarsi nella trappola delle quantità economiche (ridicole), messe sul piatto da un’azienda sorniona quando si è presentata l’occasione mai sfruttata per mettere un piede sulla pianificazione del NOSTRO futuro, un atto di totale resa.

E allora noi vi sfidiamo. Dimostrateci di essere ancora vivi e di conoscere e rispettare gli atti costitutivi delle vostre associazioni.

Quando il 30 di settembre farete il VOSTRO primo incontro sul NOSTRO futuro, dimostrate ai vostri iscritti, e a noi, che l’estate è solo una delle quattro stagioni, e che “mettere in sicurezza le sale operative” significa mettere le persone nelle condizioni di lavoro migliori possibili, tutto l’anno. Che il percorso di crescita e sviluppo migliore è quello condiviso e non imposto. Che un sindacato i problemi per i lavoratori li risolve, non li crea. Che sollevare tematiche operative strumentalmente, come fossero moneta di scambio al solo scopo di “far alzare il prezzo” non solo vi rende poco credibili, ma cosa ancora più grave priva l’intera categoria di quella autorevolezza necessaria per essere ascoltati. Che continuare a spremere i lavoratori anche a fronte di aumenti salariali non migliora, né rende più sicuro e spedito, il flusso del traffico aereo.

La partita che si giocherà nei prossimi mesi è importante, se non fondamentale, per il nostro futuro e non possiamo permetterci un’anatra zoppa al tavolo. Se questo è tutto quello che sapete fare, fatevi da parte, non è il vostro gioco.

Amen.

 

Roma, 16 giugno 2022                                                                              RSA USB ROMA ACC

 

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2022 06 16 comunicato requiem