LIDL LICENZIA DIRIGENTE TROPPO LIGIO AL DOVERE

DI NELLO BALZANO

Non è semplice dire da che parte sta la verità, tant’è che il cerino è in mano ad un giudice del lavoro chiamato ad emettere una sentenza da un dirigente di una filiale della LIDL a Barcellona in Spagna, almeno per ora. È stato licenziato perché non registrava sul cartellino presenze relative ad ore di lavoro svolte prima dell’apertura del supermercato, un atteggiamento, secondo l’azienda, sbagliato in quanto da controlli è risultato che entrava circa un’ora prima tutte le mattine senza segnare quei minuti in più.

La motivazione, a detta del direttore stakanovista, era quella di consentire un’apertura all’orario previsto con tutto già in ordine, ma c’è altro secondo il suo avvocato la direzione aziendale chiedeva un maggior rendimento economico, per permettere ciò il suo cliente era costretto ad esaurire ulteriori mansioni di contabilitá anche quando a sera rientrava a casa.

L’azienda da parte sua replica che operare da solo è contrario alla sicurezza, non solo, il lavoratore non può sottrarsi di segnare periodi di lavoro senza quindi essere retribuito.

Vista così, se il giudice decidesse di dare ragione all’azienda, forse non sarebbe una sentenza sbagliata, perché le motivazioni del licenziamento sono reali e credibili, se il dirigente invece di farsi bello avesse chiesto un adeguamento dell’organico avrebbe assolto al suo dovere, ma come sempre c’è chi pensa che il lavoro si conserva piegandosi oltre al dovuto, forse una sua richiesta di più dipendenti non sarebbe stata accolta, ma non sta a lui decidere se questo non garantiva un corretto funzionamento del supermercato.

Sarebbe interessante a questo punto capire cosa ne pensano i dipendenti sotto la gestione del loro troppo ligio responsabile.