NON É STATO UN SONDAGGIO

DI NELLO BALZANO

Oggi si analizzano i dati elettorali del Friuli Venezia Giulia, che si possono riassumere, sentendo i commenti ed i giudizi di esperti politologi, giornalisti e politici in un sostanziale ragionamento in chiave nazionale.
In poche parole, a detta di molti, i friulani se ne fregano di come è stata amministrata la loro regione e pensano solo alle dispute di Roma, un insulto all’intelligenza degli elettori senza precedenti.
È un caso che i risultati probabilmente coincidano con gli umori del Paese, al netto della debacle dei cinque stelle, perché quello che bisogna ammettere è prima di tutto la netta bocciatura dell’amministrazione Serracchiani, praticamente mai menzionata, anche se lei il suo posticino a Roma, in previsione di questo risultato se l’era già procurato.
In poche parole in Friuli non c’è stata una conferma in peggio per il PD del voto del 4 marzo, ma l’ennesima conferma di una clamorosa sconfitta di Renzi e delle politiche praticate dai suoi seguaci.
Era già chiaro dalle elezioni comunali di Monfalcone qual era la direzione che si stava prendendo, nella città del lavoro, dove la presenza dei cantieri navali di Fincantieri rappresenta la maggiore risorsa economica, aveva vinto per la prima volta dal dopoguerra, qualcuno estraneo alla sinistra, infatti lì amministra una sindaco di estrazione leghista.
Insomma, a mio giudizio enfatizzare ciò che è successo ieri, ovvero l’intervista del maggior responsabile della scomparsa della sinistra nel Paese, non è altro che la conferma di un sistema informativo carente nell’ obiettività, che guarda solo al business delle copie vendute o dello share televisivo.
Cari connazionali friulani non conto niente, però avete la mia solidarietà, avete fatto bene a bocciare Renzi, alla fine il vostro voto è l’unica opinione chiara in questo casino.
Peccato in tutto questo non essere stati in grado di organizzare una sinistra alternativa in Friuli, così come purtroppo è successo a livello nazionale.