NON SONO IO RAZZISTA, SONO LORO CHE SONO NE*RI

DI PIERLUIGI PENNATI

M. S. non è uno qualunque, M. S. è l’autista che tira diritto alle fermate dove ci sono migranti in attesa, ma il suo atteggiamento non è casuale, lui è uno di destra, sindacalista e consigliere comunale ad Avio, in Trentino, passato dall’augurare la morte al Presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi su Facebook all’ignorare quella fermata di Marcoalla dove quelli in attesa sono così neri che per vederli li devi far ridere e renderli visibili mostrando il bianco dei loro denti.

Così, impunito fino ad ora, ha autonomamente deciso di portare avanti da solo la sua battaglia e di fare il giustiziere, perché il suo è si un servizio pubblico, ma solo per quelli che piacciono a lui e se lo meritano, gli altri si arrangino pure altrimenti.

Ecco che sistematicamente non si è fermato a a quella stazione, non un comportamento casuale, contravvenendo ai suoi obblighi contrattuali e di servizio e magari persino sorridendo tra sé e sé e, chissà, con il consenso di chi già era a bordo.

Le persone snobbate si sono lamentate e l’azienda ha pensato bene di applicare il regolamento, quello, per fortuna, vale anche per i bianchi, ma lega, quella di “aiutiamoli a casa loro”, non ci sta: per Vanessa Cattoi, eletta alla camera nel collegio di Rovereto, licenziare Salvetti rischia di “alimentare ulteriormente l’insofferenza dei cittadini nei confronti della presenza dei migranti”, e mentre auspica che “vengano invece attuati provvedimenti necessari a garantire la sicurezza agli autisti”, difende Salvetti perché, a suo avviso, “mancherebbero infatti i presupposti per contestare all’autista il comportamento discriminatorio”.

Forza Nuova gli offre addirittura la tessera onoraria, anche loro evidentemente riconoscono che un semplice comportamento sistematico contro dei migranti non basta, infatti, non è lui ad essere razzista, sono quelli alla fermata ad essere ne*ri!