LO AVEVAMO DETTO?

Adattamento foto di Gerd Altmann da Pixabay

Se non ci muoviamo presto finiremo come Alitalia e saranno tempi duri per tutti”, era l’8 aprile 2020 e con questa frase introducevamo il concetto che ENAV non avrebbe dovuto distribuire i dividendi 2019 per poter meglio affrontare i tempi duri che si preparavano.

Eravamo ad inizio pandemia e qualcuno forse pensava che la cosa finisse presto, noi non potevamo sapere, ma essere previdenti era meglio, così il 22 dello stesso mese titolavamo “LA CRISI ENAV NON PUÒ ESSERE PAGATA SOLO DAI LAVORATORI”, citando per la prima volta la parola “crisi”, per tutta risposta ci veniva fatto sapere dai sindacati graditi alla DA che tutto andava bene, salvo farci scaricare i costi di tutte le ferie, così, tanto per gradire…

Da allora basta comunicati, solo “INFO FLASH” sindacali per rassicurare: tutto va bene e noi abbiamo a cuore la vostra salute.

FINE DELLA FARSA

Oggi, 19 gennaio 2020, a soli 9 mesi dai nostri alert e dopo aver preso il controllo sindacale anche di Techno Sky, dove militano i primi riottosi irriducibili di USB, un comunicato che vede la rara unione di tutte e 5 le sigle sindacali riconosciute dalla DA titola “FISsSAZIONI”, con un chiaro riferimento al FIS ed alle azioni aziendali e dal contenuto inequivocabile: la crisi c’è ma non si vuole ammettere, si rivendica una azione congiunta di protesta, ma per altre motivazioni, e si chiede un confronto che la DA ormai non concede da molto tempo.

Dovremmo dire “ben vi sta”, ma purtroppo giocate anche con il nostro deretano e meglio sarebbe stato ascoltarci, almeno un minimo, invece quello che nessuno ha detto ai lavoratori è che da mesi si hanno notizie di contatti della dirigenza aziendale con questi rappresentanti sindacali “nazionali”, che sarebbero quindi al corrente di tutto da tempo e che in cambio di non si sa quali cose, forse il solo privilegio di poter essere tra chi dialoga direttamente con la direzione, temporeggiano invece di dare l’allarme e prendere il toro per le corna, forse perché il toro le corna non le ha più…

Già, ENAV, che detiene attualmente il monopolio naturale dello stato di assicurare la sicurezza al volo e dei confini aerei nazionali, era correttamente dello Stato ed in cambio di denaro per chi c’era ai tempi è stata prima privatizzata, poi persino quotata in borsa ed ora verrà posta in cassa integrazione, a noi ricorda qualcosa…

LE CORNA DEL TORO

Un toro scornato non serve a nulla, solo carne da macello per poi vendere all’asta i pezzi migliori, compreso i CTA fino a ieri intoccabili, quindi, se volgiamo tornare alla normalità, dobbiamo rimettergli le corna, ovvero parlare non con un Amministratore che ha un mandato ben pagato da onorare, ma direttamente con il vero padrone, ovvero il governo, al quale porre la giusta questione: se ENAV gestisce un monopolio naturale dello stato, così come esercito ed ospedali, non può essere privata anche solo in minima parte delle risorse per poter continuare a fare quello che faceva prima, come prima e meglio di prima, è quindi assurdo agitarsi contro un intermediario, si deve porre la questione al Governo.

Lo diciamo da molti anni, prima come Comitato per l’internalizzazione di Techno Sky in ENAV, oggi come USB Gruppo ENAV, non ci proponiamo come unico sindacato, ma se nessun sindacato è in grado di soddisfare questa primaria esigenza di continuità dell’ente, allora serve che tutti abbandonino chi mente loro e si iscrivano con noi lottando al nostro fianco.

UN SOLO OBIETTIVO

Se l’obiettivo è comune noi siamo pronti a fare la nostra parte, se non lo è voi metteteli da parte e lottate con noi!

 

Allegati:

2021 01 19 Comunicato USB Gruppo ENAV

 

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