Il 25 Aprile ai giorni nostri.

FESTEGGIARE IL 25 APRILE SIGNIFICA VIVERLO OGNI GIORNO.

Oggi festeggiamo il 25 Aprile, festa della liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista.

In particolar modo voglio ricordare coloro che furono protagonisti di questa autentica impresa, si possono definire eroi, ribelli, combattenti…sono i partigiani.

Perlopiù ragazzi giovanissimi, che stanchi di subire personalmente e vedere subire dalle proprie famiglie angherie di ogni genere, decidono di disobbedire al sistema perverso e malefico nazifascista, di imbracciare le armi e di lottare per la libertà e con l’obiettivo di rifondare una società nuova, più giusta e più equa.

Il loro intervento risulterà encomiabile e decisivo per la sconfitta del regime.

Ai giorni nostri molteplici sono i conflitti che affliggono il Pianeta e tutti sono causati dalla smania di potere, di denaro, di risorse e materie prime, dal controllo geopolitico ed allo stesso tempo militare dei territori, proprio come allora.

Si potrebbe farne un elenco infinito, alcuni esempi che tutti conosciamo sono: la Libia, la Siria, l’Ucraina, la Palestina e molti altri ancora nei Paesi dell’Africa Nera, del Nord Africa e del Medio Oriente, passando per i meno recenti dell’America Latina eccetera eccetera.

Manipolazione, violenza, terrore e disinformazione, queste le tattiche utilizzate dalle forze dominanti, dai cosiddetti poteri forti, tattiche tipiche del fascismo che fu e che sotto altre sembianze, in maniera ricorrente si ripresenta.

L’odio razziale e le religioni sono solo alcuni espedienti per compiere atti criminali nei confronti dei popoli deboli ed esposti alle tirannie.

Quante morti innocenti e non saremo ancora costretti a sopportare?!

Lo sterminio non si è concluso con la sconfitta militare dell’asse NaziFascista, ancora è presente quell’assurda e brutale ideologia, è sotto gli occhi di tutti.

Poco importa quale popolo, quale Stato la stia subendo, i fatti dicono che avvengono esecuzioni, genocidi, stragi, torture ed anche deportazioni; i diritti umani vengono ignorati, calpestati, violentati.

Mi fa rabbia vedere quei bambini straziati da morti orribili o mutilati dalle armi o sofferenti a causa di malattie, povertà e malnutrizione, privati del loro presente di fanciulli e del loro futuro da uomini liberi e sereni.

Che Mondo è mai questo?

Quali considerazioni farebbero i partigiani del 45’ osservando la situazione odierna?

Probabilmente metterebbero in discussione il loro operato, il loro sacrificio.

No, non è così, diciamolo ad alta voce, fortunatamente anche in questi luoghi fuori confine ci sono persone animate dagli stessi loro ideali che si stanno ribellando e che perseguono i loro stessi obiettivi di pace e libertà.

Ritengo necessario quindi esortare chi legge affinché si prodighi almeno nel far ricordare ciò che vivemmo come popolo italiano a causa del fascismo ma anche ad evidenziare e condannare ciò che continua ad avvenire, con l’intento di informare e scuotere le coscienze; per mandare dei segnali, un messaggio molto semplice e reale tramandatoci dai partigiani: Resistere rende liberi!

Un ultima cosa ma non ultima per importanza: l’ANPI per statuto persegue due punti fondamentali: punto uno commemora e ricorda la lotta partigiana al fascismo e punto due difende la Costituzione nata dalla Resistenza, una Costituzione della quale essere fieri. L’ANPI oggi più che mai chiede a tutti gli iscritti ed agli antifascisti uno sforzo affinché questa Costituzione non venga toccata, nemmeno in minima parte, altrimenti non ci sarà veramente più nulla da difendere!

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