La legge di Stabilità unisce i sindacati confederali.

Indetto uno sciopero territoriale di 4 ore, scandaloso e ridicolo!

I sindacati confederali (CGIL CISL e UIL) hanno deciso uno sciopero di 4 ore contro la legge di Stabilità che sarà indetto su base regionale entro la metà di novembre, in una forma di protesta più blanda dello sciopero generale dei Cobas\USB di venerdì scorso, con l’obiettivo di far pressione sul Parlamento per cambiare la manovra fiscale a beneficio del lavoro salariato, chiedendo inoltre che prima della manovra vengano date risposte su esodati e Cig (Cassa Integrazione Guadagni).

Lo hanno annunciato recentemente i leader delle tre organizzazioni.

“I sindacati indicono scioperi territoriali nel prossimo mese con manifestazioni a livello periferico per fare pressione sui partiti affinché cambino la legge di Stabilità”, ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti al termine di una riunione tra i tre leader sindacali.

Susanna Camusso ha precisato che si tratta “di un pacchetto di scioperi di quattro ore” a livello territoriale mentre Raffaele Bonanni ha aggiunto che le proteste si terranno “da qui a metà novembre”.

“Abbiamo scelto di non indire uno sciopero generale perché abbiamo di fronte il tempo del dibattito parlamentare e pensiamo che la nostra forma di mobilitazione sia più utile. Non ci interessa fare fiammate, vogliamo raggiungere risultati in Parlamento entro 15 novembre, quando l’iter della legge sarà a buon punto, poi vedremo”, ha spiegato la Camusso.

I sindacati contestano il disegno di legge di Stabilità soprattutto perché, a loro parere, non destina sufficienti risorse alla riduzione del cuneo fiscale, privando il Paese della principale leva per stimolare la crescita economica.

Il presidente di Confindustria Squinzi, dal canto suo, giudica “insufficiente” la manovra e chiede di evitare “porcate” in Parlamento.

Ma il premier del “Governaccio” Letta rispedisce le accuse al mittente, parla di “decisione precipitosa” da parte dei sindacati e sulla legge di stabilità dice: «La miglioreremo».

Senza entrare particolarmente nel merito della legge di Stabilità (per un analisi completa della stessa occorrerebbero altre mille parole), è possibile però chiarire in breve che il cuneo fiscale non è stato affatto ridotto (tolte tasse soppiantate da altre ancor più gravose), così come non è prevista una sostanziale riduzione delle tasse sul lavoro, in particolare nessuna riduzione per quelle categorie che vengono considerate quelle in maggiore difficoltà (autonomi, incapienti e pensionati).

“C’è bisogno non solo e non semplicemente di aumentare le ore di sciopero” contro la legge di stabilità ” ma soprattutto di non pensare che bastino 4 ore di sciopero, che 4 ore risolvano i problemi. Così il segretario generale della FIOM-CGIL, Maurizio Landini. Per il leader delle tute blu della CGIL, “serve una strategia di protesta che duri nel tempo, abbiamo la necessità non solo di difendere i posti di lavoro che ci sono ma di dare risposte ai tanti giovani disoccupati e ai tanti che vengono sbattuti fuori dalle fabbriche”. Secondo Landini, “è assolutamente prioritario cambiare in profondità la legge di stabilità, serve una riduzione vera della pressione fiscale su lavoratori e pensionati, e allo stesso tempo c’è bisogno di mettere al centro un intervento di investimento pubblico. La priorità delle priorità è il lavoro, l’occupazione; serve un piano straordinario di investimenti e nuove politiche industriali. Di questo non c’è traccia nella legge di stabilità”, ha concluso.

Verrebbe da dire: “Siamo alle solite”, i nostri nefasti Governati, da sinistra a destra, peggiorano le condizioni di vita dei lavoratori, dei giovani, dei pensionati, dei disoccupati ecc.

Questa crisi del capitale finanziario stringe sempre più il cappio legato alle teste della popolazione e come se non bastasse, “qualcuno dall’alto” preme sulle spalle rendendo impossibile respirare, sino al limite della sopravvivenza.

A loro volta, le confederazioni sindacali, fanno venire il mal di pancia a chi ne ha ancora fiducia. 4 ore di sciopero, sono 4 ore di retribuzione private ai lavoratori che aderiranno, a che pro?

Cosa pensano di ottenere con 4 misere ore di sciopero?

Una ridicola ed indegna mossa per apparire propositivi ed arrabbiati, la realtà testimonia che sono accondiscendenti e nullafacenti.

Anche alle belle proclamazioni di Landini, vedremo se seguiranno i fatti, chi ci crede più?

Sperando sempre di essere smentiti…

Gli unici sindacati realmente di classe e sempre schierati dalla parte dei lavoratori, attualmente si rivelano essere i sindacati di base, i quali, con le loro proteste e grandi manifestazioni, dimostrano di volere caparbiamente combattere questo sistema politico\sociale marcio e corrotto, mobilitando un gran numero di persone.

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