LE REGOLE CI SONO BASTA FARLE RISPETTARE

DI NELLO BALZANO

Esistono i lavori a turni, a volte H24, 7 giorni su 7 ed i normalisti, ovvero chi lavora solo nei giorni feriali. Possono essere imposti da contratto, come capita di scegliere in certe aziende, ma in entrambe le tipologie l’orario settimanale da prestare è lo stesso, soprattutto è previsto in forma obbligatoria un riposo giornalero settimanale.
Ogni tipologia ha un trattamento economico differenziato, ovviamente il lavoro festivo e notturno, dalle 22 alle 6, hanno maggiorazioni prestabilite a livello di contratto nazionale e più alte a livello aziendale, già perché esiste una regola, che la contrattazione di secondo livello non può essere peggiorativa rispetto a quella nazionale.
Insomma non serve candidarsi a premier per proporre nuove regole, basta far rispettare quelle che ci sono, anche se si pensa di avere l’appoggio del Papa, il quale nel suo ruolo quando rammenta un comandamento “ricordati di santificare le feste” non è che lo fa per strizzare l’occhio ai cinque stelle, come qualcuno oggi vuol far credere.
E comunque è molto più triste prendere atto che ci sia una marea di persone che nelle domeniche non trova di meglio che chiudersi in un centro commerciale, tanto da generare 9 miliardi di utili in più alla grande distribuzione, corrispondenti al 20% del totale, ovviamente lungi da utilizzarli in parte per migliorare le condizioni dei lavoratori, come non aspettiamoci che qualcuno imponga un controllo più severo per fare rispettare i diritti dei lavoratori, quelli ormai abbiamo imparato in questi anni che per la politica di basso livello, piegata al volere degli imprenditori, è più facile cancellarli.