C’ERA UNA VOLTA

DI NELLO BALZANO

Noi eravamo quel Paese dove gli ingegneri italiani della Olivetti, acquistata dalla General Electric, proponevano all’amministratore delegato americano alla fine degli anni ’60, il progetto di un calcolatore capace di svolgere operazioni alla pari di quelli enormi e costosi in produzione in quel momento, ma molto più velocemente e di dimensioni estremamente ridotte, tanto da stare sopra una scrivania e sopratutto alla portata economica di molti. Ma l’alto dirigente rispose: “Se i concorrenti non l’hanno ancora pensato e realizzato, significa che non è utile”.
Quel progetto, Programma 101, diventò un prodotto innovativo il primo vero riferimento della tecnologia informatica attuale.
Ecco qual era la differenza tra chi guardava al mercato, al guadagno immediato, gli americani e gli italiani che sognavano e progettavano i sogni per essere innovativi, precursori.
Ecco cosa non siamo più oggi costretti a seguire gli altri, invece di essere riferimento, non ne siamo capaci, non è nel nostro DNA, ricerca e cultura la soluzione, senza guardare cosa fanno gli altri, ma tant’è.