HANNO VINTO LORO?

DI NELLO BALZANO

“La crescita al 2% è vicina” lo dice il premier Gentiloni, questo è ciò che tutti i media rilanciano tra le prime notizie delle loro scalette, il messaggio è chiaro: lamentatevi pure, indignatevi per i licenziamenti dell’IKEA, delle legittime proteste, ma con poco seguito nei capannoni di Amazon, siamo riusciti a cambiare la visione della società.
Basta con queste litanie del lavoro che deve nobilitare, della dignità che è stata cancellata, dell’aumento della povertà, non contano più niente, oggi lavorare significa portare a casa qualche centinaio di euro, poco conta se per offrire un caffè ti sei bevuto un’ora di vita spesa a lavorare in un negozio di un centro commerciale, se per conquistare la laurea devi rischiare la vita su una bicicletta per consegnare la pizza a domicilio.
Chissà quanto è pesato dover farsi vedere preoccupati per la “mobilitazione” della CGIL, ma era un passaggio obbligato, bisognava pur dare un segnale a chi in questi anni non ha detto niente, non ha mostrato i denti, un’operazione dovuta e già dimenticata: tutto come previsto nei calcoli.
Tutto è andato come doveva andare, l’annichilimento dei protagonisti della protesta si è realizzato come si doveva, la guerra tra poveri distrae e va in onda solo sui social, ottimo perché questi servono allo svago, a scambiarsi foto e auguri, ciò che trasmette tristezza è confinato tra pochi che si parlano addosso.
Non serve più nemmeno Renzi, il suo lavoro l’ha svolto nei migliori dei modi, ha iniziato con gli 80 euro per sminuire il ruolo delle parti sociali, fino ad allora deputate a costruire il potere economico, per continuare con la demolizione dei diritti dei lavoratori, perché era più importante far passare il messaggio che la vita di ognuno di noi non è realizzarsi, ma mettere in tasca una busta paga, tutto il resto è noia.
Tre milioni di posti di lavoro che si consideravano stabili, persi con la crisi, la narrazione di un “successo” per un milione rigenerati nella precarietà, non più valori, quindi, ma freddi numeri.
Questo è il futuro 4.0, la vita diventa un file del computer che si aggiorna in continuazione, l’aumento degli incidenti sul lavoro, la scomparsa dell’industria di qualità, il regalo dei beni pubblici ai privati, perché loro si che fanno bene il lavoro sporco contro i deboli, lo Stato non può permetterselo, anche se qualche passo in avanti in quella direzione si è fatto, erano comodi soprattutto al sud per conquistare voti, era bastato poco: baby pensioni, impossibilità di licenziamento.
Oggi però la ricerca del voto non serve più, chiunque vincerá sa che dovrà assecondare le direttive imposte dall’alto, sedersi ai tavoli con chi controlla l’economia, ius soli, biotestamento ..? Dettagli per far discutere chi ancora pensa di difendere le persone, visto che possono diventare argomenti di scambio per future alleanze.
Hanno vinto loro? No, ha vinto la semplicità di trattarci come numeri, far politica è troppo complicato.