ITALO-NTV. L’ALTA VELOCITA’ PASSA AL FONDO AMERICANO GIP PER 2,5 MLD

DI VIRGINIA MURRU

 

Nei giorni scorsi il fermento si avvertiva forte intorno al Cda di Ntv-Italo, l’offerta del Fondo Usa GIP‘ (Global Infrastructure Partners) era allettante, ma bisognava alzare il tiro e ‘giocare’ al rialzo, così è finita che Italo-Ntv l’ha spuntata con 1.940 miliardi di euro, che in termini di contropartita equivalgono al 100% del capitale sociale. Gli azionisti di Italo hanno approvato all’unanimità l’offerta, dopo sei ore di Consiglio di Amministrazione.

Il Fondo Gip provvederà anche ai 440 milioni di euro di debito della società italiana. L’alta velocità passa quindi agli americani, che in questo campo non sono dei novellini, dato che gestiscono circa 40 miliardi di dollari, ovvero il 3% del Pil del nostro Paese.
All’accordo pattuito sono stati aggiunti 30 milioni per i dividendi degli attuali azionisti, peraltro deciso con delibera dell’Assemblea, ai quali si sommeranno ancora 10 milioni a titolo di spese per l’interruzione del processo di quotazione, visto che è stata ritirata la domanda per l’ingresso in Borsa.
Il tutto ammonta quindi a circa 2 miliardi e mezzo di euro.

Gli attuali azionisti possono reinvestire fino al 25% dei proventi derivanti dalla vendita, alle medesime condizioni di acquisto di Gip. Nella mattinata di oggi c’è stata la riunione del Cda.
La sottoscrizione del contratto di compravendita dipende dall’approvazione dell’Antitrust, ma una clausola prevede che si dia luogo all’esecuzione entro l’11 febbraio.

Dopo il ritiro della domanda di autorizzazione e ammissione alla quotazioni delle azioni di Italo, inoltrata alla Consob, ci si avvia alla conclusione delle trattative e al transito definitivo della società al Fondo americano. Certo sarebbe stato meglio concludere tutto ‘in famiglia’, come hanno fatto Anas e Ferrovie dello Stato Italiane, ma in epoca di globalizzazione non deve proprio lasciare perplessità.

La società non sarà più italiana, anche se ai passeggeri non importerà gran che del passaggio di mano. Ai dipendenti certamente di più visto che sono in lotta per il rinnovo del contratto.

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, rassicura:
“Si tratta di un ottimo investimento per il Paese, non ci si può sottrarre all’integrazione tra imprese che ‘viaggiano’ ad alta tecnologia”. Anche per il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, l’operazione conclusa con il Fondo americano è positiva, “significa che la tecnologia italiana anche nell’ambito dei trasporti sa suscitare interesse all’estero.”