RECORD STORICO DEL MADE IN ITALY, EXPORT DA 42 MILIARDI

DI VIRGINIA MURRU

 

E’ un risultato davvero lusinghiero, che porta un po’ di ottimismo nell’economia italiana, bersagliata da una situazioni congiunturale non propriamente favorevole, in riferimento all’anno appena trascorso.

L’export del “Made in Italy” ha superato nel 2018 i 42 miliardi, un record storico, secondo Coldiretti, che conferma le forti potenzialità del settore agroalimentare. L’incremento rispetto al 2017 è del 3%, secondo  le proiezioni dei dati diffusi dall’Istat, e dovrebbe dare impulso alla ripresa,  soprattutto all’occupazione.

Secondo il comunicato di Coldiretti, due terzi dell’export agroalimentare è diretto nei paesi Ue, il migliore partner è la Germania, ma si esporta bene anche in Francia e Spagna. L’italian food ha un’ottima ‘reputazione’ all’estero, e non è un caso se le contraffazioni  producono profitti per miliardi di euro. Gli Usa sono il migliore mercato referente al di là dei paesi europei, e sono proprio i prodotti della dieta mediterranea a suscitare maggiore interesse tra i consumatori americani.

Il vino è uno dei prodotti più privilegiati,  in questo settore l’aumento è pari al 3%, l’export è trainato in particolare dagli spumanti italiani, che registrano un record di aumenti del 13%, in termini di valore 1,5 miliardi in un anno.  Buone performance anche per quel che riguarda le vendite dell’ortofrutta, che tuttavia risultano in leggera flessione rispetto al 2017.

L’export del settore agroalimentare ha sempre avuto il favore dei consumatori stranieri, ma non ci si era mai spinti tanto avanti. Il risultato si deve interpretare come un impulso che deve indurre a migliorare sempre di più in termini di qualità, dato che è proprio questo aspetto ad avere finora fatto la differenza nell’export.

A gonfie vele l’export di salumi, formaggi, pasta italiana, le cui vendite aumentano del 2% (la pasta). Le preferenze degli stranieri per i prodotti agroalimentari italiani, si basano su considerazioni di carattere qualitativo e di sicurezza, fiducia che il nostro Paese si è assicurato nel corso degli anni.

Il 2018 si è chiuso con un nutrito ‘listino’ di oltre 5mila prodotti tradizionali censiti dalle Regioni, dei quali quasi 300 risultano essere specialità Dop/Igp, che hanno ottenuto il riconoscimento dall’Ue. I vini Doc/Docg superano i 400, praticamente l’Italia è leader nel settore, con circa 60mila aziende agricole impegnate nella produzione bio.

Migliaia sono le aziende agricole che lavorano costantemente per la custodia di semi e piante a rischio estinzione, siamo presenti sul mercato come Campagna Amica, che è la più vasta rete mondiale. Non meno importante il primato della sicurezza alimentare a livello globale, in virtù del maggior numero in assoluto di prodotti agroalimentari che presentano residui chimici regolari.

Il bilancio è incoraggiante, e tuttavia la situazione geopolitica instabile, i conflitti di carattere commerciale, si spera non costituiscano ostacolo nel futuro.