NOZZE IN GRANDE STILE TRA FCA E RENAULT

DI VIRGINIA MURRU

 

Ormai è praticamente ufficiale, Fiat Chrysler Automobiles, ha presentato una proposta di fusione con Groupe Renault, un’”alleanza” d’acciaio destinata a diventare un’eccellenza nel settore automobilistico a livello mondiale.

Un matrimonio tutt’altro che morganatico, dato che entrambi i partner porterebbero una solida dote nel nuovo gruppo, e soprattutto i vantaggi del nuovo ‘ménage’ sarebbero garantiti: una fusione tra giganti ‘alla pari’ in termini di potenzialità produttiva. Nelle trattative, ancora in corso, è previsto che la nuova Società sarà detenuta per il 50% sia dagli azionisti di FCA che da Renault Groupe, il che significa che si stanno già tracciando le basi per una governance equilibrata.

Intanto il presidente di Renault Groupe, Jean-Domenique Sanard, avrebbe già presentato al ministro delle Finanze francese Bruno le Maire, un piano di fusione, atto dovuto in quanto il Governo, essendo primo azionista, detiene una quota del 15% della Casa automobilistica. In data odierna si riuniranno i rispettivi Consigli di Amministrazione, e per ovvie ragioni all’ordine del giorno l’argomento chiave su cui verterà l’incontro sarà l’aggregazione. Per entrambi i board sono già in programma riunioni di vertice per l’analisi della trattativa tra i due gruppi.

La nuova Società, con due partner così blasonati diventerà il terzo “Original Equipment Manufacturer, con prospettive di vendita che si aggirano sui 9 milioni di autoveicoli e brand di notevole successo nel mercato.

In Italia il 2018 per FCA non si è concluso positivamente, in termini di immatricolazioni il gruppo ha registrato un negativo di oltre il 10%, ma il mercato americano ha premiato il marchio Fiat Chrysler Automobiles. Grazie infatti a Jeep e Ram, l’anno si è concluso con +9%: FCA dunque quarta nel mercato statunitense, con circa 2.300.000 immatricolazioni. Che è poi quello che conta, e il gruppo FCA è sicuramente in ‘buona salute’.

Con l’alleanza FCA-Renault, si pensa in grande, e ad un futuro comune che diventi sfida nel mercato sul piano globale, attraverso una copertura garantita sia del ‘luxory’ che del ‘mainstream’. Sul piano tecnologico è certo che diventerà un leader del settore, soprattutto nel versante delle nuove tecnologie, le nuove tendenze in questo ambito, in primis i veicoli elettrici e a guida autonoma.

Nel comunicato stampa diffuso nel sito ufficiale FCA, si legge che il gruppo ha inviato ‘una lettera non vincolante’ al Consiglio di Amministrazione di Renault Groupe, con una proposta di aggregazione delle attività reciproche, aprendo la strada pertanto ad una fusione 50/50.

Nel comunicato si rende noto che ci sono già stati ‘dialoghi operativi’, al fine d’identificare prodotti e ambiti geografici strategici per una valida collaborazione, destinati ad incrementare il know-how nell’ambito delle nuove tecnologie. I precedenti meeting hanno portato alla conclusione che l’aggregazione è destinata a migliorare in particolare l’efficienza del capitale, dinamicità e standard di sviluppo dei prodotti.

Il mercato globale è fonte di sfide sempre più complesse e pertanto è necessario operare scelte intraprendenti proprio su larga scala. L’obiettivo è quello di cogliere, con una forza propulsiva maggiore, le opportunità che offre il settore automobilistico in ambiti sensibili come la connettività, i veicoli elettrici e quelli a guida autonoma.

Le risultanze di questa fusione avranno una sicura ricaduta in termini di fatturato, volumi, redditività e nuovi orientamenti tecnologici a beneficio di entrambi i partner azionisti, nonché stakeholder delle due società.

Per quel che concerne le vendite (come già accennato), annualmente si arriverebbe a circa 8,7 milioni di veicoli, diventando anche un leader mondiale nelle tecnologie EV, marchi premium, SUV, pickup e veicoli  commerciali. La fusione garantirebbe una presenza più marcata e solida nel mercato a livello globale, migliore e più equilibrata rispetto  a quella attuale di ciascun gruppo.

Nel comunicato FCA precisa inoltre che l’iniziativa relativa alla fusione non comporterà il sacrificio di nessun stabilimento, non sono previste chiusure, anzi si sta pensando d’incentivare gli investimenti per proiettare la produzione ‘nelle piattaforme globali dei veicoli’, attraverso il miglioramento dei sistemi di propulsione, nuove tecnologie, architetture.

L’aggregazione si realizzerà, quale operazione di fusione, “sotto una capogruppo olandese”. Il nuovo Consiglio di Amministrazione (quello derivante dalla fusione), sarà composto da 11 membri con maggioranza di consiglieri indipendenti, e altrettanti consiglieri, 4 per ciascun partner; uno designato da Nissan. E’ garantito comunque che tutti gli azionisti avranno l’opportunità di acquisire “loyalty voting rights”, nell’ambito del voto. La società capogruppo, si legge nel comunicato FCA, sarà quotata sulla Borsa italiana (a Milano), a Euronext (a Parigi), e al New York Stock Exchange.

Garantita anche la condivisione dei benefici derivanti dalla fusione (al 50%), dagli azionisti di entrambi i gruppi.

Praticamente scontate le reazioni positive dei mercati, che hanno già dato il loro ‘benestare’, con un vero e proprio boom nelle contrattazioni. In seguito all’ufficializzazione della proposta di fusione dei due gruppi, entrambi i titoli hanno fatto registrare altissimi rialzi. Gli scambi a Piazza Affari marciano a +18%.