TU NON PIANGI, VENEZIA

DI VIRGINIA MURRU

 

Raffiche d’elementi
come folli maschere informi
vanno su piazze e calli
con sibili a imperversare-

Il cielo esplode d’impeto
sono energie contrarie
da spegnere, sedare.

Passeranno, sicuro passeranno
anche queste ombre funeste
sui colonnati eterei
di un’anima al confine
fra Oriente ed Occidente.

Non importa, Venezia
guarda quanto sei bella
splendente e Serenissima
malgrado le aspre carezze
di tumultuose acque –

e il mondo tutto trema, su quel fragile volto
che non piega il ginocchio al pianto.

Tu Venezia non muori,
stringi forte la Vita
giura alla terra e al mare
di vivere come le stelle.

Sola, sì t’hanno lasciato sola
senza scudi o ripari
con l’anima nera del mare
contenzioso antico
che mai ne ha sciolto il voto.

E ancora e ancora – il sole ti viaggerà sul volto
tra l’ingegno e le ombre di questa Umanità.