ALITALIA. UFFICIALE LA NOMINA DI GIUSEPPE LEOGRANDE A COMMISSARIO UNICO

DI VIRGINIA MURRU

 

In seguito al fallimento dell’accordo tra i soci del Consorzio, che avrebbe dovuto aprire la strada alla nuova gestione,  i tre Commissari straordinari di Alitalia, Daniele Discepolo, Enrico Laghi e Stefano Paleari hanno lasciato l’incarico, li sostituirà un Commissario unico, l’avvocato Giuseppe Leogrande.

Con  questa formula il Mes auspica una svolta che apra la strada al vero rilancio della Compagnia,  attraverso nuove premesse, e possibilmente con altri attori in scena, che abbiano il potere e la capacità gestionale per compiere passi decisivi sulla via del risanamento. L’intesa tra FS, Mef, Delta e Atlantia è saltata a causa del ‘ripensamento’ di quest’ultima, che si è insinuato come una raffica negli accordi del Consorzio, ad un passo dall’essere siglato.

In questo puzzle scombinato qualche pezzo sarà ricomposto, restano fermi gli intenti di FS e Mef, mentre si attendono sviluppi sui nuovi ingressi nella gestione. Atlantia intende tenere fermo un piede dentro la Compagnia, a monte ci sono forti interessi sugli sviluppi della vicenda, dato che detiene oltre il 95% di AdR (Aeroporti di Roma, Fiumicino e Ciampino).

E infatti Fabio Cerchiai, Presidente di Atlantia, ha più volte dichiarato che l’interesse al rilancio di Alitalia resta da parte del gruppo. “Anche perché – afferma – l’aeroporto più importante d’Italia (Fiumicino) fa capo a noi, e il fallimento della Compagnia rischia di avere un impatto forte, trattandosi del 28% dei nostri ricavi aviation. Noi siamo interessati ad un rilancio di Alitalia, non ad un salvataggio, del resto è anche quello che vuole l’esecutivo.”

Il presidente Cerchiai non esprime un parere positivo sul ruolo di Delta, la Compagnia statunitense che, con un investimento di 100 milioni, intendeva fare parte del Consorzio di soci.

“Delta non ambisce alla gestione – puntualizza – in questo modo il varo di un piano industriale di autentico rilancio diventa molto problematico, per questo, in sintonia con FS, abbiamo risolto di contattare Lufthansa, la compagnia tedesca costituirebbe una forza e una garanzia.”

Ma i sindacati non prendono per oro colato le dichiarazioni di Atlantia, la Fit Cisl infatti interviene in un comunicato e puntualizza:

“Siamo stupiti dagli interventi polemici di Atlantia, la stessa società che non si sta attivando per il rinnovo del contratto di settore delle autostrade, scaduto ormai da un anno”.

“Non si capisce come l’azienda più grossa di un settore così redditizio – precisa la Federazione dei trasporti cislina – non trovi il tempo di occuparsi dei propri lavoratori, ma per polemizzare sul trasporto aereo sì.
Chiediamo più attenzione e meno chiacchiere, peraltro sempre le stesse, e più fatti per le proprie lavoratrici e i propri lavoratori a cui le aziende, non dimentichiamolo mai, devono molto del loro successo”.

Il cantiere dunque è ancora aperto, e le soluzioni decisive slittano al primo semestre del prossimo anno.

Il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, intanto ringrazia i tre Commissari che hanno gestito il difficile dossier per due anni e mezzo, attraverso l’amministrazione straordinaria della Compagnia di bandiera. Ringrazia anche il nuovo Commissario unico, Giuseppe Leogrande, per avere accettato l’incarico, quasi una sfida, dato che comporta la ‘missione’ non semplice, di superare l’ennesima fase di transizione fino all’accordo che porterà alla costituzione della Newco, in tempi piuttosto brevi: cinque mesi.

Così si è espresso il ministro Patuanelli al riguardo:

“Ringrazio il nuovo Commissario Giuseppe Leogrande per avere preso atto della nomina ed avere accettato l’incarico, insieme al Governo si creeranno le premesse per il rilancio definitivo di Alitalia”.

Il Commissario unico svolgerà in Alitalia il ruolo di ‘tecnico’, e dovrà sbrogliarsela con gli inevitabili nodi della politica. Giuseppe Leogrande è un avvocato del Foro di Bologna a partire dal 1992, ed è noto in particolare come Commissario straordinario (poi presidente) della Compagnia Blue Panorama Airlines (dal 2014 fino a dicembre 2017). Ma ha svolto soprattutto attività di assistenza e consulenza legale in tante procedure di amministrazione straordinaria. Eccellente esperto dunque di diritto fallimentare e procedure di amministrazione straordinaria.

Tra i vari incarichi si annovera la funzione di coordinatore nel gruppo di assistenza alla Commissione studio istituita presso il Ministero dello Sviluppo Economico, riguardante le problematiche attinenti le procedure di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di crisi.

Dal ’95 al 2003 è stato il responsabile dell’Ufficio Affari Legali del gruppo Fochi, in amministrazione. Risulta poi Commissario straordinario dei gruppi Tecnosistemi, Giacomelli e Itea, in amministrazione straordinaria.

Tra le opere, la principale è  “Commento ragionato alla riforma fallimentare”.

Con la ‘new entry’ si parte dunque con il presupposto di una sinergia e spirito di collaborazione positivi, ma intanto è appena è stato approvato dal Consiglio dei ministri il decreto legge ‘ad hoc’ per rendere attivo il prestito ponte, “a titolo gratuito” per la Compagnia. Con questo atto si rende possibile la continuità della gestione, fondamentale in questo momento. 

L’esecutivo è intervenuto in sostanza per garantire la continuità operativa, evitando rischiosi blocchi, per almeno sei mesi, ossia fino a maggio prossimo.  Attraverso il decreto legge denominato “Misure urgenti per garantire la continuità dei servizi di Alitalia”, l’esecutivo ha dato il via all’erogazione di 400 milioni, già inserito peraltro nel Decreto Fiscale, che così si aggiungeranno ai 900 già concessi in precedenza (primi due ‘prestiti ponte’).

E’ stato anche varato un piano di “riorganizzazione ed efficientamento”, che porterà ad una cessione  funzionale alla determinazione (entro maggio 2020) del passaggio dei complessi aziendali nella nuova gestione.

Intanto la compagnia ha inoltrato richiesta per la nuova Cassa integrazione straordinaria per 1.180 dipendenti, fino al 23 marzo prossimo, e sarà oggetto di trattativa sindacale. Si tratterebbe di circa 80 comandanti, 750 addetti del personale a terra e 850 assistenti di volo. La precedente richiesta scade alla fine di dicembre 2019. I beneficiari sono meno, rispetto all’ultima richiesta, 1.075 unità.

In una lettera trasmessa ai sindacati e ai Ministeri più coinvolti, la Compagnia fa presente che è “un’esigenza imprescindibile continuare a sviluppare, anche tramite il regime di integrazione salariale del personale di terra, il processo di trasformazione profonda e di razionalizzazione della struttura organizzativa, e dunque della responsabilità, in una visione di semplificazione dei processi che mettano in rilievo l’efficientamento del costo del lavoro.

Ma è altresì necessario considerare l’organico del personale navigante in sintonia con le azioni portate avanti dalla gestione commissariale, in un contesto di esigenze legate alla stagionalità e dal network.”