ACCORDO FIRMATO TRA FCA E PSA, NUOVO GRUPPO DAI DUE COLOSSI DELL’AUTOMOTIVE

DI VIRGINIA MURRU

 

E’ ufficiale: è stato raggiunto l’accordo tra FCA e PSA per la fusione, il nuovo gruppo avrà la leadrship, e sarà il quarto costruttore automobilistico al mondo per quel che concerne i volumi,  terzo in termini di fatturato. Il “Combination Agreement” vincolante, è stato dunque siglato da Fiat Chryslet Automobiles N.V., NYSE e Peugeot S.A. (Groupe PSA).

Le condizioni di fusione avranno caratteristiche paritetiche (50/50) dei rispettivi business, e permetterà la creazione di un autentico colosso nel settore dell’automotive a livello globale.

Ha votato a favore della fusione, all’unanimità, la famiglia Peugeot, sostenendo Carlos Tavaros (prossimo Ceo del nuovo gruppo e attualmente Presidente del Consiglio di PSA). Ovviamente Peugeot sarà rappresentata nel nuovo Consiglio in quanto svolge un peso non indifferente, trattandosi di uno dei principali azionisti del gruppo automobilistico, insieme ai cinesi Dongfeng e alla Banca di Investimento Pubblica (BPI).

Si stima che le vendite annuali del nuovo gruppo (su base azionaria) saranno di circa 8,7 milioni di veicoli, mentre i ricavi congiunti ammonteranno a circa 170 miliardi di euro.

La firma del memorandum of understanding è stata annunciata da FCA con un comunicato. Il nuovo gruppo sarà ‘diversificato’ e presenterà i margini tra i più alti nei  principali mercati in Europa, America Latina e Nord America. Si stanno intanto creando le basi per una migliore definizione delle strategie in altre regioni.

Dopo il fallimento della fusione tra FCA e Renault, la scorsa primavera, per il venire meno delle favorevoli condizioni politiche – operazione da 35 mld di euro, che avrebbe permesso di creare il terzo gruppo automobilistico sul piano globale, dopo Volkswagen e Toyota – l’accordo con PSA ha presentato un percorso più agevole, così si è arrivati alla firma del cosiddetto ‘memorandum of understanding’.

Il nuovo gruppo sarà dotato di risorse e dimensioni tali da risultare all’avanguardia “nella nuova era della mobilità sostenibile.” Il colosso che ne è derivato metterà insieme le ampie e crescenti competenze acquisite per una sfida nel settore della mobilità che corrisponda sul versante ecologico alle esigenze dei nostri tempi.

FCA sottolinea che sarà prioritario generare sinergie annuali, le quali, a regime, sono stimate intorno ai 3,7 mld di euro. Non sono previste chiusure di stabilimenti, il che rassicura certamente i sindacati e i lavoratori.

I sindacati hanno già annunciato una fase di confronto con l’azienda, in merito alla fusione e agli accordi raggiunti e alle ricadute che avrà il nuovo piano industriale. Chiesta conferma degli obiettivi di piena occupazione e dei 5 miliardi di euro di investimenti annunciati per l’Italia.

Queste sinergie produrranno un flusso di cassa netto che volgerà in positivo fin dal primo anno di gestione, anche perché sia la solida struttura patrimoniale, che l’alto livello di risorse in termini finanziari, forniranno flessibilità in questo ambito: si attende infatti un rating di ‘investiment grade’.

Per quel che riguarda gli investimenti, la nuova società beneficerà di efficienze su una scala più vasta, al fine di sviluppare soluzioni innovative di mobilità e tecnologie all’avanguardia nell’ambito dei veicoli alimentati con energie alternative, più affini ai target ecologici, della guida autonoma e connettività.

Eccellente anche il portafoglio di brand ‘iconici e già consolidati’, ampio e in grado di offrire prodotti alla guida nelle rispettive categorie e nei migliori segmenti di mercato, volti a soddisfare i clienti.

Dalla cooperazione scaturirà un’intesa perfetta sul piano professionale tra i due team di management, poiché, inutile rimarcarlo, entrambi  possono contare su un comprovato successo per quel che concerne ristrutturazioni e aggregazioni aziendali, nonché nella produzione di valore.

Sarà una struttura che garantirà una solida governance, risultato della competenza di entrambe le società e degli alti requisiti di know-how nel settore. Presidente del nuovo Gruppo sarà John Elkann, mentre il Ceo sarà Carlos Tavares, con maggioranza di consiglieri indipendenti. Forte sarà il supporto da parte degli azionisti ‘più datati’, i quali avranno una rappresentanza nel Consiglio.