GUALTIERI: IL TAGLIO DEL CUNEO SARA’ STRUTTURALE, AD APRILE RIFORMA IRPEF

DI VIRGINIA MURRU

 

Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto sul taglio del cuneo fiscale 2020, in attuazione della legge di Bilancio (legge 27 dicembre 2019, N. 160). Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia, annuncia che il Governo ha già aperto la strada per una generale riforma dell’Irpef, e che non si tratterà solo di interventi marginali.

Il provvedimento consta di 5 articoli e la sperimentazione partirà dal primo luglio fino a dicembre,  in attesa di una revisione degli strumenti di sostegno al reddito. Il decreto è in via di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Intanto con l’approvazione del decreto legge s’introducono le misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente.

Gualtieri sostiene che questi interventi costituiranno un buon input per l’economia, una spinta propulsiva che darà i suoi risultati favorendo la crescita.

Per ora i sindacati sono positivi sugli sforzi compiuti dal Governo in termini di riduzione del cuneo, certo auspicano in tempi brevi un’autentica riforma,  ma dei buoni passi avanti sono stati comunque compiuti. La platea dei beneficiari intanto si amplia: il trattamento integrativo interesserà 16 milioni di lavoratori dipendenti (e assimilati), con redditi fino a 40 mila euro, prima la platea era di 11,7 milioni di lavoratori.

Aumenterà il cosiddetto ‘bonus Renzi’, da 80 a 100 euro per i percettori di salari più bassi – da 8.200 euro fino a 28 mila – e comporterà una spesa per il 2020 di 3 miliardi di euro. In sei mesi di sperimentazione i lavoratori dipendenti si troveranno fino a 600 euro in più in busta paga (per i percettori di redditi fino a 28 mila euro), il beneficio si ridurrà con scaglioni di reddito più elevati, fino ad azzerarsi per quelli che superano i 40 mila.

Lo spiega in dettaglio un comunicato del Consiglio dei ministri:

“Dal 1° luglio 2020, il bonus di 80 euro aumenta a 100 euro mensili per chi ha un reddito annuo fino a 26.600 euro lordi. Coloro che percepiscono un reddito da 26.600 euro a 28.000 euro, beneficeranno per la prima volta di un incremento di 100 euro al mese in busta paga. Per i redditi a partire da 28.000 euro, si introduce invece una detrazione fiscale equivalente che decresce fino ad arrivare al valore di 80 euro in corrispondenza di un reddito di 35.000 euro lordi. Oltre questa soglia, l’importo del beneficio continua a decrescere fino ad azzerarsi al raggiungimento dei 40.000 euro di reddito.”

La misura partirà dal mese di luglio,  ossia tra sei mesi,  la manovra del Governo ‘Conte 2’ è dunque in dirittura d’arrivo, e proprio il presidente del Consiglio assicura che “l’esecutivo andrà avanti con determinazione su questa strada, fino a realizzare una più ampia riforma fiscale, proseguendo sul percorso intrapreso e riducendo ancora le tasse alle famiglie”.

Il ministro dell’Economia conferma che si tratta di ‘work in progress’ e che sarà presentato un disegno di legge delega per la riforma fiscale entro il mese di aprile.

Ma si annunciano anche ulteriori interventi a favore dei pensionati esclusi dal bonus, attraverso la riforma dell’Irpef. Ad anticipare la misura è Laura Castelli, vice ministro dell’Economia,  spiegando che ve  ne saranno altre rivolte agli incapienti, mirate, al momento si pensa mediante assegno. Sono inoltre previste semplificazioni per quel che concerne le detrazioni, riduzioni delle aliquote e scaglioni Irpef.

Abbiamo il poco lusinghiero primato in ambito internazionale dell’incidenza in termini di pressione fiscale su lavoratori e imprese (ma  siamo primi in generale per la pressione che esercita il fisco sui cittadini), tutti si auspicano che finalmente si focalizzi l’attenzione  sugli oneri che gravano nei confronti di lavoratori e imprese.