I DATI ISTAT SULLA PRODUZIONE INDUSTRIALE 2019 CERTIFICANO UNA FLESSIONE: -1,3%

DI VIRGINIA MURRU

 

I dati Istat sulla produzione industriale nel 2019, sono una conferma del rating espresso negli ultimi mesi dalle principali Agenzie, un trend che ha preso avvio già a partire dal secondo semestre del 2018.

Dopo 5 anni s’inverte la rotta della crescita nel settore industriale, con -1,3% di flessione nel 2019, in media rispetto all’anno precedente, che aveva presentato un aumento dello 0,6%. E’ in sintesi la prima contrazione dal 2014 (-4,3%).

Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, a dicembre 2019 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione nell’industria scivolerà a -2,7%, rispetto al mese precedente. Per quel che concerne l’indice corretto per gli effetti di calendario, è stata stimata una contrazione tendenziale del 4,3%, dato piuttosto significativo di questo andamento poco lusinghiero. Si è tenuto conto di 20 giorni lavorativi, uno in meno rispetto a dicembre 2018.

Sul piano trimestrale, il livello di produzione mette in evidenza una flessione pari all’1,4% rispetto al trimestre precedente.

Contrazioni congiunturali sull’indice destagionalizzato mensile si riscontrano in tutti i comparti, dai beni intermedi, con -2,8%, all’energia e beni di consumo -2,5%, a quelli strumentali, -2,3%.

L’indice complessivo è calato sul piano tendenziale (corretto per gli effetti del calendario), del 4,3%. Nella media dell’anno di riferimento la produzione industriale è andata giù dell’1,3%, considerando il dato sia in termini grezzi che al netto degli effetti di calendario. L’Istat sottolinea che i giorni lavorativi nel 2019 sono stati uguali a quelli dell’anno precedente.

Secondo l’analisi dei dati si sono riscontrati notevoli diminuzioni per quel che riguarda i beni intermedi, l’energia e i beni strumentali (4,7%); meno accentuato il calo nei beni di consumo (0,8%). Dati riguardanti la base tendenziale e al netto degli effetti del calendario.

L’Istituto fa notare che  incrementi tendenziali si sono rilevati nella produzione di computer, prodotti di elettronica e ottica, industria alimentare, bevande e tabacco, e poche altre. Ma risultano i soli comparti attivi. Il settore automobilistico presenta la maggiore sofferenza, in rilievo dunque con un ribasso annuo del 13,9%.

Le flessioni più marcate riguardano le industrie, con -10,4%, fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, con -9,3% e fabbricazione di macchinari e attrezzature, con -7,7%.