PRIVATO È BELLO, MA SOLO PER CHI LO GESTISCE

DI NELLO BALZANO

Le autostrade sono costruite su territorio pubblico, sono fondamentali per il trasporto delle merci, indispensabili quindi in un Paese che continua a trascurare l’alternativa più economica e meno inquinante cioè il trasporto ferroviario, sono state costruite con soldi pubblici ed ogni intervento importante o realizzazioni di nuove tratte, sono possibili solo se interviene lo Stato.
I pedaggi sono aumentati mediamente del 5%, il presidente del Consiglio giustifica questo aumento come necessario dopo diversi anni.
Potrebbe anche essere qualcosa di corretto se questi maggiori introiti andassero interamente nelle casse dello Stato, peccato però che più del 70% della rete autostradale italiana, la parte più redditizia è in mano a Benetton, quello dei maglioni a righe, e al costruttore Gavio, gestita da loro in ogni dettaglio, compresi gli autogrill con i loro prezzi superiori del 20% rispetto agli altri esercizi fuori dal loro “pozzo di San Patrizio”.
Questo Paese è stato regalato ai privati, trasporti in ogni settore, sanità, comunicazioni ed energia, la privatizzazione dei beni pubblici non è quindi che la dimostrazione dell’incapacità politica di gestirli, è singolare che il privato in regime di monopolio faccia decidere al proprietario del bene gestito quanto deve entrare in più nel suo portafoglio.