
DI NELLO BALZANO
Le motivazioni dell’arresto dell’imprenditore valbormidese iniziano ad essere più chiare: creazione di finte cooperative finalizzate al risparmio sui costi del lavoro dipendente, con l’accusa, quindi, di evasione fiscale.
È sempre così, l’origine di tutto sono le possibilità che i governi che si sono succeduti da 25 anni hanno messo a disposizione degli imprenditori per lucrare sulle spalle dei lavoratori.
È dai tempi del pacchetto Treu che succede, nel nome della flessibilità, della creazione di finti posti di lavoro, si sono inventati intermediazione, voucher, lavori a chiamata, subsubsubappalti, poi è vero mettono i limiti, vincoli, regole, ma spesso facilmente aggirabili, per uno che trovano, cento continuano.
Non è il primo, anche in Valbormida, basta sentire un po’ di voci in giro, ed in tutta la provincia di Savona, e non sarà l’ultimo, siccome però bisogna essere garantisti sino al terzo grado di giudizio non mi azzarderei mai a dire che è colpevole, ma il fatto che mi fa imbestialire è l’accusa dell’utilizzo di dipendenti non solo con costi minori, anche senza le tutele dovute e sempre sotto ricatto.
Ciò che più però fa incazzare è che spesso sono imprenditori ai quali le amministrazioni pubbliche stendono tappeti rossi, danno agevolazioni ecc… in cambio di niente, ovviamente per la comunità.
Continuiamo così, come dare vizi ai bambini e poco serve poi dire: io ti avevo avvisato, birichino!