MARCO CAPPATO, UN PROCESSO UTILE

DI NELLO BALZANO

So che può essere non condivisibile, ma personalmente mi schiero, nel processo che vede imputato Marco Cappato del reato di istigazione al suicidio, con il giudice che ha deciso di portare avanti il procedimento.
Secondo me questo è un processo importante perché evidenzierà la carenza legislativa in materia di biotestamento, non è quindi, al contrario, da leggere come un accanimento contro l’imputato, e per come ho conosciuto personalmente il mondo della giustizia non ci sarà un clima di punizione verso chi ha voluto sfidare leggi assurde in un Paese dove la libertà è sancita dalla Costituzione per ognuno di noi di decidere quali cure si può o non si può accettare di sottomettersi per la propria salute.
È vero si rivivranno momenti difficili per i familiari della vittima, che però, da quanto sta emergendo, hanno assecondato le volontà di dj Fabo, ma il dovere della giustizia è dare risposta obbligatoriamente quando si evidenzia un reato penale.
Sicuramente il PM che rappresenta l’accusa e aveva richiesto l’archiviazione, non sarà severo, prova ne è l’atteggiamento nei confronti di chi ha convissuto per anni lo strazio di una sofferenza inutile, forse mi sbaglierò nella previsione, ma secondo me non ci sarà condanna, e sarebbe molto positivo se la sentenza riuscisse a contenere i limiti di una Politica incapace di attuare la Costituzione.
Auguri e grazie a Marco Cappato, che nella tradizione dei radicali si è esposto in prima persona per una battaglia sacrosanta.