LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI?

DI NELLO BALZANO

Sono passati quasi 10 giorni dagli eventi climatici che hanno bloccato i trasporti e la viabilità di buona parte in Liguria e su stimolo delle associazioni dei Consumatori e dei pendolari, dopo una tiepida indignazione delle istituzioni politiche, la magistratura ha deciso di intervenire: indagherà sulle eventuali responsabilità che hanno causato due giorni di enorme disagio, in particolare sui trasporti ferroviari.
Insomma i colpevoli potrebbero non essere solo il gelicidio e le mareggiate, a tutt’oggi latitanti, ma forse qualcuno che non ha messo in atto le dovute precauzioni e operazioni per limitare l’emergenza.
Il reato sul quale si indagherà sarà quindi interruzione del diritto di mobilità che ricordiamo, con sanità, scuola, informazione ed altro dovrebbero essere costituzionalmente garantiti. Quindi una buona notizia, forse un po’ tardiva, il problema però è che con i tempi della giustizia, le motivazioni che porteranno avanti gli indagati ed il fatto che per fortuna non ci sono state vittime, il rischio che tutto passi nell’oblio è molto probabile.
Ma in particolare di cosa stiamo parlando? Di tutto ciò che negli anni è stato regalato in nome dell’efficienza, capacità ed economia al privato, ferrovie ed autostrade, infrastrutture che negli anni hanno perso il loro principale scopo di garantire mobilità sul territorio per tutti i cittadini, per diventare solo le famose galline dalle uova d’oro, per pochi imprenditori.
Ma la legge è uguale davvero per tutti? Se volete fare un esperimento, oppure se vi sentite colpiti da un’ingiustizia sul lavoro o altro, provate ad occupare un binario impegnato da un Freccia rossa o Italo e provocare un suo ritardo alla partenza, è superfluo spiegare cosa può succedervi dopo.
Ma senza spingere ad azioni sconsiderate guardate come sono trattati i lavoratori funzionali alle attività di trasporto pubblico, guardate agli insulti che ricevono dall’opinione pubblica, ai rischi che corrono se si crea un problema durante uno sciopero, con tanto di preavviso, come le previsioni meteo che annunciavano i problemi, nonostante tutte le misure a tutela degli utenti, il rispetto delle fasce orarie per pendolari e studenti, il non sovrapporre sciopero di ferrovie e trasporto urbano per legge, per loro vige la massima attenzione, per loro si sono create dure leggi ad hoc, per loro esiste una Commissione di Garanzia che vigila e che impone limiti alle loro azioni, eventuali sanzioni arrivano subito.
L’auspicio per il futuro è che, visto che sarà dura sperare che la natura ci comunichi in anticipo le fasce orarie e cosa colpirà, chi ha il dovere di fare attuare la Costituzione lo faccia a 360°, costituisca osservatori affinché chi deve garantire la libera mobilità oltre ai suoi interessi economici enormi, guardi in primo luogo ai diritti degli utenti, perché l’impressione è che tra “forti” e “deboli”, nonostante l’art. 3 della Costituzione che garantisce la libertà ed eguaglianza per tutti i cittadini, ci sia ancora una notevole differenza.