IO AMO

DI PIERLUIGI PENNATI

HO PROVATO AD ODIARE

È stato facile, era sufficiente reagire d’istinto, ogni volta che una qualsiasi cosa od azione aveva un minimo impatto su di me reagivo con odio e violenza e mi faceva sentire bene, come una droga.

Se qualcuno diceva una qualsiasi cosa, io controbattevo immediatamente con qualcos’altro, con un soggetto od cavillo che potesse rendermi interessante ed importante, potevi conoscere tutti i volumi della Bibbia a memoria, ma io trovavo una virgola che forse tu non avevi considerato o che poteva instillare un legittimo dubbio e così se non conoscevi bene proprio quella specifica piccola virgola anche tutto il resto doveva essere vago nella tua testa: tu eri un incompetente millantatore solo perché io, incompetente commentatore, ponevo un dubbio plausibile e tu non potevi fare altro che trovare un esperto che supportasse la tua tesi per dimostrare a me, iracondo, che avevi ragione tu ed anche qualora lo avessi trovato io avevo un altro cavillo per il quale un altro esperto era necessario, finché alfine tutti gli esperti del mondo dovevano soccombere di fronte ai mie incompetente ma legittime dubbi.

Anche quando l’ultimo dubbio era fugato io trovavo un altro argomento da comparare che confutasse l’affermazione iniziale bloccandoci tutti in un odio competitivo e sfide a suon di esperti. Io ne so di più, tu non sei nulla, lui non ha capito, quell’altro è un noto idiota, i tuoi parenti sono conosciuti alla legge e via continuando in una spirale perversa che non aveva altro scopo che lasciare tutti sulle proprie posizioni iniziali, anche se esattamente quale fossero le posizioni iniziali nessuno lo ricordava più, ma faceva bene, tanto bene, lasciava esausti e soddisfatti di aver scaricato tutta la nostra energia e cattiveria in quella inutile e futile disputa che nulla aveva creato per nessuno. Ma faceva sentire bene, esausti e felici di essere i migliori, anche se non si sapeva bene di cosa.

Appena ripreso dalla fatica si ripartiva ed ecco subito un’altra vittima: chi ti ha detto che l’uomo è stato sulla luna? Davvero ci credi? Perché non sono più tornati? E le scie chimiche? Un pilota pentito lo ha detto in segreto e quindi è vero. I rettiliani sono tra di noi, da sempre ed il Pentagono lo sa bene perché collabora con loro, Maya ed Egizi li hanno persino scolpiti nella pietra e Cuzco era il loro spazioporto…

HO PROVATO AD AMARE

Non è stato facile, quando qualcuno reagiva con acredine alle mie semplici parole od azioni normali stavo a guardare e riflettevo prima di reagire, mi chiedevo quanta energia avrei dovuto utilizzare per vincere una sfida che non mi interessava e che in fondo non mi avrebbe fatto cambiare idea se non avessi avuto supporti idonei o prove concrete di essere in errore. Forse era meglio valutare la situazione per quello che era, in modo più distaccato e cercare in essa un elemento di novità che potesse modificare i miei ragionamenti e farmi capire se davvero chi mi si opponeva aveva ragione o stava solo scaricando il suo odio sul primo malcapitato, come facevo io una volta.

Se qualcuno mi aggrediva verbalmente chiedevo prima a me stesso e poi all’aggressore la ragione di tali offese, provando a tornare al punto di partenza per capire se ci fosse stato in esso un errore od evidenziare eventuali criticità non valutate adeguatamente. Trovandone potevo orientare diversamente le mie convinzioni, non trovandone potevo rafforzare il mio pensiero arricchendolo con qualche elemento non presente in precedenza e se, infine, proprio non riuscivo a trovare nessuna giustificazione a quelle reazioni mi arrendevo, perdonando come si fa con chi non è consapevole delle proprie azioni, come si fa con il gatto di casa che ti mordicchia per istinto senza cattiveria o con lo scorpione, la cui indole è di pungere sempre e comunque quando viene toccato.

Quello che è successo dopo aver cominciato ad amare è stato davvero strano, a poco a poco chi odiava si allontanava da me spontaneamente non trovando soddisfazione, mentre chi amava diventava mio amico creando un simpatico e rilassante clima di armonia e pacifico dibattito che trovava nello scambio di opinioni persino una sua crescita autonoma arricchendo anima, mente e persino corpo, proteggendomi dagli assalti di nuovi odiatori seriali che saltuariamente e sistematicamente incrociavo ancora sulla mia strada.

HO SCELTO

Ho scelto di amare e non solo perché a conti fatti ho scoperto che era meno faticoso e più duraturo, ma soprattutto perché ho scoperto che l’amore è duraturo e provoca giovamento comune, l’amore è socialista e contagioso, più dell’odio che è fascista, contaminante e temporaneo, replicandosi in modo causale, estemporaneo, episodico, senza un senso e senza una meta, mentre l’amore una meta ce l’ha sempre, anche quando non è dichiarata.

L’amore è lo scopo della vita che si perpetua e migliora solo attraverso atti d’amore che creano vita ed altre vite donando e diffondendo benessere, mentre l’odio distrugge e rende soli.

Se non ci fosse l’odio non potremmo davvero capire l’amore ed anche se apparentemente amare costa di più, dopo aver amato la prima volta non se ne può più fare a meno.

Cogliam d’amor la rosa amiamo or quando esser si puote riamato amando.
(Torquato Tasso – Gerusalemme liberata – Canto Sedicesimo XV/119-120)