MARIA ELENA BOSCHI NON È ABBASTANZA “NORMALE”

DI PIERLUIGI PENNATI
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Vincenzo Barone, oggi direttore della Normale di Pisa nella quale fu respinto all’esame da “normalista” trent’anni fa e poi chiamato a dirigerla poco prima del referendum costituzionale, a novembre non strinse la mano a Massimo D’Alema che durante la campagna referendaria aveva provato a bacchettare i docenti.
Quel D’Alema che dalla Normale fu espulso perché con una media troppo bassa a causa del suo impegno in politica non poteva giudicarne il parere dei docenti, mentre il curriculum di Maria Elena Boschi, madrina di una riforma respinta dagli italiani chiamati a votarla, pare sia adatto per parlare di “La nuova frontiera dei diritti”.
Questo il titolo della conferenza pubblica che la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi è stata invitata a tenere Scuola Normale Superiore, lunedì 6 febbraio, alle 17.30, presso la Sala Azzurra del Palazzo della Carovana a Pisa.
Il curriculum della Boschi, però, non è sembrato “normale” a molti studenti e docenti dell’ateneo e del resto d’Italia, tanto da far immediatamente scoppiare una polemica in rete dove sulla pagina Facebook della Scuola alcuni internauti hanno scritto, appunto, che «Non ha un curriculum da Normale», o «Facciamo finta che sia uno scherzo», «Mi chiedo quanto sia opportuna la presenza di un personaggio dalla levatura morale e culturale di costei nell’ambito dei Venerdí del Direttore», «Con l’occasione verrà proiettato il film “Mio Dio come sono caduta in basso “ Buona visione!» e persino «Degna persona per far da portavoce ai diritti! Diritti dei risparmiatori?».
Mentre qualcuno suggerisce all’ex ministra di ripensarci, Francesco Panaro, docente di sociologia all’università di Firenze, citando la Dialettica dell’Illuminismo di Theodor Wiesengrund Adorno e Max Horkheimer, non ha pietà per i suoi colleghi pisani affermando che «Un tempo essi firmavano le loro lettere, come Kant e Hume, `servo umilissimo´, e intanto minavano le basi del trono e dell’altare. Oggi danno del tu ai capi di governo e sono sottomessi, in tutti i loro impulsi artistici, al giudizio dei loro principali illetterati».
Nel silenzio del loro direttore dalla normale di Pisa, con una nota ufficiale, tentano di stemperare la polemica e dichiarano che si tratta di una manifestazione legata a “I venerdì della Normale”, “pensati per dare occasione a un vasto pubblico di approfondire temi di interesse generale» e siccome il caso specifico tratta i diritti della persona nella società contemporanea, in particolare della donna, l’edizione speciale è stata indetta in concomitanza con la giornata internazionale sull’infibulazione femminile del 6 febbraio e per questa ragione Maria Elea Boschi, che è Sottosegretaria di Stato con delega alle Pari opportunità, «Riveste quindi un ruolo specifico, istituzionale, pertinente all’argomento» ed affronterà il tema dei diritti della persona in una prospettiva contemporanea e con uno sguardo al futuro.
Ma se alla Normale il curriculum conta, purché non sia troppo normale, a questo punto sapremo solo lunedì se si si è trattato di critiche isolate o se la ministra sarà travolta dai fischi e dalle polemiche.

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